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martedì 28 dicembre 2010

CROSTATA ALLE MANDORLE




Questa ricetta mi venne data da un'amica di mia madre saranno quarant'anni fa...eh..bei ricordi...ero piccola, e, per non perderla, l'ho trascritta sull'ultima pagina di un libro di cucina. La faccio almeno una volta all'anno perchè mi piace da impazzire ed è sicuramente diversa da tutte le altre crostate di mandorle, che ho assaggiato in diverse occasioni, che contengono nel ripieno anche i tuorli. Preparare una pasta frolla fatta impastando velocemente 300 grammi di farina con 200 grammi di burro a pezzetti, 3 tuorli, 150 grammi di zucchero e la scorza di un limone. Far riposare al fresco per almeno 30 minuti. Intanto tritare 200 grammi di mandorle con 50 grammi di zucchero. Lavorare a spuma i tre albumi, aggiungere altri 100 grammi di zucchero ed unirvi le mandorle e la scorza grattugiata di un limone. Accendere il forno a 180°.
Ungere una teglia diametro 26 con burro e disporvi i 3/4 della pasta frolla, facendo anche un bordo lungo la circonferenza, bucherellare il fondo con i rebbi della forchetta e versarvi il composto di mandorle e albumi. Con la frolla avanzata fare dei cordoncini e disporli sul ripieno. Infornare per circa un'ora. Sformare quando fredda ed eventualmente spolverizzare con zucchero a velo.

giovedì 23 dicembre 2010

ARAGOSTA AI MANDARINI




Poichè siamo sotto le feste propongo per oggi un piatto che, da solo, fa la sua bella figura per un antipasto sontuoso. Io l'ho preparata poche settimane fa, per il mio compleanno.
Prendete una bella aragosta di circa un chilo, gettatela nell'acqua salata bollente e fatela cuocere per 7-8 minuti, giusto il tempo di far rassodare la carne ma senza cuocerla troppo. Estraetele dall'acqua, fatela raffreddare ed incidete il carapace (tenete da parte per la presentazione) ed estraete la polpa, tagliatela a fettine e conditela con una emulsione di olio, succo di mandarino, sale e pepe, Lasciate riposare per qualche ora e poi servitela ricomponendola con la coda come da foto. Preparate per accompagnamento una insalata di carciofi cotti al cartoccio nella brace e poi conditi con olio, sale e pepe. Buone feste!

P.S. Ovviamente non buttate chele e testa ma fateci un bel sughetto con aglio, olio e peperoncino per condirci due spaghetti!

domenica 12 dicembre 2010

I CÓCCOLI




Oramai ogni domenica pomeriggio la mia casa si riempie di ragazzi e ragazze, gli amici dei miei figli, che trascorrono il tempo suonando il pianoforte, cantando, giocando con la WII, o facendo giochi di ruolo. Tutto questo per qualche ora, perchè ad un certo punto della serata, 'sti ragazzi vogliono mangiare. Quindi a volte si fa la pizza, la focaccia, la pita ed il kebab o, come stavolta, i còccoli toscani. Sono delle frittelle di pasta lievitata che si accompagnano con salumi e formaggi. Se vi va di provarli occorre far sciogliere 10 grammi di lievito di birra in 100 grammi di acqua tiepida. Versare in un grosso recipiente 1 kg di farina, versare l'acqua con il lievito disciolto, 20 grammi di sale fino, ed aggiungere pian pianino 350 grammi di acqua e 350 grammi di latte, mescolando in continuazione. Aggiungere 2 cucchiai di olio di oliva. Lavorare molto a lungo sbattendo energicamente il composto e lasciar lievitare per 5-6 ore.
Al momento di friggere far scaldare bene abbondante olio di semi di arachide, e con il cucchiaio versare piccole quantità di pasta e cuocere fino a doratura. Controllate, dopo averle scolate, che il centro della frittella sia cotto, altrimenti regolate la temperatura dell'olio di frittura perchè se non sono cotte bene sono tremende!!!
Si mangiano ovviamente calde con fette di salumi di ogni tipo: prosciutto crudo, pancetta coppata, salame, speck e formaggi cremosi.
I miei ragazzi ringraziano!

mercoledì 8 dicembre 2010

AGNELLO CON FINOCCHIETTO SELVATICO



Per preparare questo piatto molto saporito, occorre un chilo di agnello tagliato a pezzetti, 4 fogli di pane carasau, mezzo chilo di formaggio pecorino non stagionato, 300 grammi di finocchi selvatici, olio, aglio, un pomodoro secco, un bicchiere di vino bianco, sale e pepe.
Fate bollire in acqua e sale i finocchietti tagliati a pezzetti piccoli, scolateli e tenete da parte anche l'acqua di cottura. Rosolate l'agnello in olio con 2 spicchi d'aglio ed un pomodoro secco tritato e quando è ben dorato versate il vino bianco e fatelo sfumare. Salate leggermente e pepate. Spegnete il gas ed accendete il forno a 200°.
In una teglia disponete due fogli di carasau tagliato a grandi pezzi, bagnate con l'acqua dei finocchietti. Adagiatevi i pezzi di carne, condite con i finocchietti e coprite con il formaggio tagliato a fettine. Sopra ponete il restante pane carasau e bagnatelo ancora con l'acqua. Infornate per 20 minuti, e comunque fino a quando il pane diventa croccante ed il formaggio si è fuso. Ovviamente va mangiato caldo.